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Giornata della Memoria – 27 Gennaio
Giornata della Memoria - Collegio S. Ignazio Messina

Giornata della Memoria – 27 Gennaio

LA GIORNATA DELLA MEMORIA

Un argomento sempre attuale tra le generazioni

Gli studenti della scuola secondaria di I e II grado del Collegio S. Ignazio di Messina, insieme ai loro insegnanti hanno affrontato diversi percorsi ed attività didattiche per celebrare il Giorno della Memoria. Questa ricorrenza, istituita in Italia già nel 2000, cinque anni più tardi è diventata, per scelta delle Nazioni Unite, la Giornata Internazionale di commemorazione in memoria delle vittime della Shoah. Il 27 gennaio si ricordano le vittime dell’olocausto perché in quel dì del 1945, le truppe sovietiche dell’Armata Rossa arrivarono nel campo di concentramento di Auschwitz, ne scoprirono gli orrori e ne liberarono i pochi superstiti.

Gli alunni hanno affrontato l’argomento, analizzando le parole, i simboli, le testimonianze storiche di questa tragedia e interrogandosi sulle nostre attuali “ferite”. Il leit motiv della ricerca è stato il confronto tra passato e presente, storia ed attualità, divisioni, “Muri”, linee di confine reali e concettuali tra i popoli. Gli studenti delle classi del I ciclo, hanno analizzato la canzone “Khorakhané” di Fabrizio De Andrè, dedicata all’omonimo sottogruppo Rom, vittima come gli ebrei dello sterminio nei lager nazisti e spesso passato inosservato. Gli studenti, Matteo Pisani e Giada Di Giuseppe della IIIA, guidati dalla Prof.ssa Nicoletta Ristagno, hanno sottolineato come questo brano sia da considerare una denuncia delle discriminazioni che subisce chi viene considerato “diverso” da un gruppo umano dominante, da una società ancor oggi molto escludente nei confronti delle minoranze. Accompagnati dalla Prof.ssa Katia Mirabile, docente di Musica, gli studenti hanno intonato la canzone “Gam Gam”, uno degli inni più toccanti del genocidio subito dai bambini nei campi di sterminio. I ragazzi hanno inoltre analizzato e scelto, sotto la guida della Prof.ssa Ambra Crisafulli, alcune letture de “Il diario di Anna Frank”. Le studentesse Evelyn Asaro e Giuliana Trovato della classe II A, attraverso un breve monologo, hanno interpretato alcuni passi della celebre autbiografia, esprimendo emozioni e speranze di una giovane adolescente che pur consapevole del triste destino che la attende, non lascia spazio nel suo cuore ai sentimenti di odio e vendetta. La Prof.ssa Noemi Florio ha proseguito il lavoro di lettura, attraverso le pagine de “La tregua” di Primo Levi che gli studenti, Alessio Iannelli della casse IIA, Vincenzo Bonina e Niccolò Bucceri della classe IIIA, hanno letto ed interpretato. La prof.ssa Katia Mirabile ha accompagnato il coro degli studenti, sulle note del brano “Beautiful that way”, della cantante israeliana Noa. Attraverso quest’ultima attività, gli studenti della scuola media, hanno avuto modo di riflettere sul conflitto israelo-palestinese e sulle “ferite d’odio” che affliggono il mondo. Gli studenti della scuola secondaria di II grado, sotto la direzione delle docenti di discipline umanistiche, hanno affrontato un percorso di contestualizzazione, finalizzato al confronto e riflessione intorno al concetto di “Linea di confine” inteso come frontiere, divisioni reali o concettuali, ancor oggi presenti tra i popoli. La classe del I liceo, insieme alla Prof.ssa Ambra Crisafulli, ha analizzato il fenomeno “Linea di confine” dal punto di vista sociale. Gli studenti, Marco Runfola e Giulia Costa hanno affrontato il tema della “Ricchezza” e della “Povertà” , mettendone in luce gli aspetti divisori ed escludenti all’interno dei vari sistemi economici e sociali. La Prof.ssa Noemi Florio, utilizzando l’immagine dei migranti sbarcati a Lampedusa, ha approfondito con la classe II liceo, il significato di “Linea di confine” culturale, approfondendo i concetti razza-etnia che la studentessa Giusy Sapenza ha sviluppato con una riflessione sulle differenze culturali dei migranti. La Prof.ssa Roberta Caruso ha guidato gli studenti del III liceo, nell’analisi della “Linea di confine” politico, approfondendo la realtà della Corea del Nord che lo studente Luciano Coccoli ha indagato, riflettendo sui concetti di democrazia e dittatura. La Prof.ssa Ambra Crisafulli ha condotto il IV liceo, nell’esplorazione della “Linea di confine” religioso. Il lavoro degli studenti ha posto l’accento sul concetto di tolleranza verso gli altri. La studentessa Angelica Manuli ha infatti sottolineato che “Questo argomento non riguarda soltanto le persone che hanno fede, ma anche coloro che ritengono di non dover credere in Dio, in quanto dalla libertà religiosa discendono: libertà psicologica, morale e spirituale”. La Prof.ssa Lorena Settineri ha infine condotto, con gli studenti del V liceo classico, una riflessione sul significato di “Linea di confine” dal punto di vista geo-storico. Concentrando l’attenzione sull’area della Striscia di Gaza, la studentessa Ludovica Amante ha posto l’accento sulle parole “Odio e amore”, “Vinto e vinti”, “Fratellanza e guerra”, concludendo con una sua toccante riflessione: “Se la legge umana dice di odiare, bisognerebbe ricordarsi della legge divina che ci invita all’amore e alla fratellanza, ma che noi stessi contorciamo a nostro favore per creare un incipit alla guerra”.

 

Prof.ssa Nicoletta Ristagno

Incontro alla sala Laudamo

Venerdì 26 gennaio, io e la mia classe siamo stati invitati a presenziare al progetto di Messina per assistere insieme ad altre scuole ad una giornata di commemorazione delle vittime della Shoah. Dopo esserci accomodati presso la sala laudamo, abbiamo ascoltato una breve introduzione, durante la quale il capo di gabinetto Dott.ssa Michela Fabio, ha evidenziato l’importanza di mantenere vivo il ricordo dello sterminio degli Ebrei, delle persecuzioni e delle leggi razziali.

Toccante l’intervento del prefetto della questura di Messina Dott.ssa Cosima Di Stani che facendo una similitudine con quanto ancora oggi assistiamo ci invita a guardare al passato per non commettere gli stessi errori in futuro. Successivamente abbiamo calorosamente accolto la scrittrice Tea Ranno, autrice del libro “un tram per la vita” Lucia omaggiati di un’importante testimonianza storica con la presenza di Emanuele di Porto. Il libro narra la storia di un bambino di nome Emanuele sfuggito al massacro dei nazisti nel ghetto di Roma. La storia è stata raccontata direttamente dal protagonista stesso in un breve video-intervista effettuato proprio dalla Ranno. Emanuele era ancora bambino quando vedendo che nazisti caricavano a bordo di un furgone la madre, decise di provare a salvarla, ma non fu lui a salvare la madre ma al contrario lei che gettandolo giù lo fece rinascere una seconda volta. Emanuele scappa dalla piazza e si rifugia a bordo di un tram nel quale trascorre tre giornate, nelle quali dorme si nutre grazie al buon cuore degli autisti e dei controllori. Il suo viaggio si conclude quando scopre che il padre e i fratelli sono ancora in vita così torna a casa e scopre che la madre poche ore dopo averlo buttato giù dal furgone era stata uccisa. In quella giornata i deportati furono 1023 a salvarsi furono solo il 16. Questi dati ci sono stati Resi noti dalla signora Settimia Spizzichino anch’essa sopravvissuta agli orrori di Auschwitz e alla famosa marcia della morte. Gli allievi appartenenti alla consulta giovanile hanno condiviso con noi presenti alcune pagine del libro, probabilmente le più toccanti, che ci hanno concesso di commuoverci è di immedesimarci in questo tragico momento che ha coinvolto tutti. Sono stati ricordati anche Giusti tra le nazioni, ed in particolare sono state raccontate le storie di Giovanni Borromeo, Giorgio Perlasca e Emanuele Stagnaro. Significativo l’evento di consegna delle medaglie al valore ai familiari di tre ebrei della provincia di Messina che sono stati deportati nei lager nazisti e che hanno combattuto per liberare i loro concittadini, Antonio Rodi, Carlo Martelli, Eva Maria.

La commemorazione si è conclusa con un’esibizione musicale da parte di due studenti del conservatorio di Messina che hanno guidato i nostri pensieri sulle note del celebre film “Schindler’s list”. Più nello specifico è stata ricordata la storia di una violinista ebrea deportata da Auschwitz membro dell’orchestra musicale del campo di concentramento e uccisa dopo che il suo violino si ruppe. È stata una giornata estremamente significativa un toccante momento di riflessione e di ascolto. La memoria per gli ebrei è importante elemento di identità.

Arianna Gullotto
Classe I liceo Biomedico Collegio S.Ignazio

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