Si è tenuto lo scorso venerdì 17 maggio presso il Royal Palace Hotel A Messina, il congresso siculo-calabro della Società di riproduzione Umana. L’evento, patrocinato dal Comune di Messina con l’Università degli Studi, l’Asp, l’Ordine provinciale dei medici chirurghi e degli odontoiatri, quello regionale dei Biologi e il Consiglio nazionale dell’ordine degli psicologi, è stato organizzato dal dott. Antonino Guglielmino (direttore sanitario e clinico del Centro Hera Unità di medicina della riproduzione di Catania, fondatore e past president della Siru); assieme a lui i colleghi Marco Galletta (coordinatore comitato regionale Siru Sicilia), Emanuele Ruvio (coordinatore comitato regionale Siru Calabria) e Stefano Palomba (direttore dell’Unità operativa complessa di Ostetricia e ginecologia presso il Grande ospedale metropolitano di Reggio Calabria “Bianchi – Melacrino – Morelli”). Gli allievi del liceo Biomedico, Classico e delle Scienze Umane del Collegio S. Ignazio di Messina si sono visti protagonisti attivi del convegno, prendendo parte al tavolo tecnico attraverso spunti di riflessione, quesiti ed interventi volti all’approfondimento sul tema. Nei mesi precedenti, gli stessi, avevano realizzato un’attività di ricerca sfociata nella realizzazione di un power point realizzato dagli studenti del V liceo Angela Leo, Francesco Palma e Ludovica Amante, quivi allegato. In sinergia con l’intervento fatto da Papa Francesco in occasione degli Sati Generali tenutisi lo scorso 10 Maggio a Roma, durante i quali il Santo Padre invita ed esorta i giovani ad intervenire “E qui mi rivolgo particolarmente ai giovani. So che per molti di voi il futuro può apparire inquietante, e che tra denatalità, guerre, pandemie e mutamenti climatici non è facile mantenere viva la speranza. Ma non arrendetevi, abbiate fiducia, perché il domani non è qualcosa di ineluttabile: lo costruiamo insieme, e in questo ‘insieme’ prima di tutto troviamo il Signore. È Lui che, nel Vangelo, ci insegna quel ‘ma io vi dico’ che cambia le cose (cfr Mt 5,38-48): un ‘ma’ che profuma di salvezza, che prepara un ‘fuori schema’, una rottura. Facciamo nostro questo ‘ma’, tutti, qui e ora. Non rassegniamoci a un copione già scritto da altri, mettiamoci a remare per invertire la rotta, anche a costo di andare controcorrente! Come fanno le mamme e i papà della Fondazione per la Natalità, che ogni anno organizzano questo evento, questo ‘cantiere di speranza’ che ci aiuta a pensare, e che cresce, coinvolgendo sempre più il mondo della politica, delle imprese, delle banche, dello sport, dello spettacolo e del giornalismo”, conclude Papa Francesco”. È ormai noto come l’inquinamento ambientale abbia un impatto significativo sull’infertilità. Le sostanze tossiche presenti nell’aria, nell’acqua e nel suolo possono compromettere la salute riproduttiva sia negli uomini che nelle donne. Gli inquinanti come i metalli pesanti e i solventi chimici possono danneggiare il sistema riproduttivo, causando disfunzioni ormonali, le malformazioni dei feti, riducendo la qualità dello sperma e danneggiando gli ovuli. Inoltre, l’esposizione a lungo termine all’inquinamento può aumentare il rischio di aborto spontaneo e complicare le gravidanze. “Difendere la fertilità dall’inquinamento, la prevenzione dai gameti all’adulto” è stato il tema cardine del convegno. “Garantire la salute riproduttiva è l’obiettivo della Siru che ha scelto di puntare sui giovani, integrando la scientificità dei contenuti proposti, con una corretta e adeguata comunicazione sociale”, ha detto Guglielmino in apertura del congresso, partendo da un approccio formativo/informativo con le scuole secondo la metodologia della “peer education”, una forma di apprendimento basata sull’interazione tra studenti allo scopo di favorire la condivisione di conoscenze, esperienze, informazioni e competenze tra pari. L’intervento degli allievi è stato introdotto da Antonio Mangiacasale e moderato dalla vicecaposervizio di Gazzetta del Sud Natalia La Rosa. “Impatto ambientale e fertilità maschile, contaminanti emergenti” è stato il tema approfondito dal Liceo del Collegio S. Ignazio di Messina, diretto dalla preside Maria Muscherà, con l’uroandrologo Luigi Montano, past president Siru, e con il coordinamento del prof. Giuseppe Formica. La delegazione è stata accompagnata dalla prof.ssa Francesca Trimarchi. È fondamentale adottare politiche ambientali più rigorose per proteggere la salute riproduttiva delle persone e ridurre l’impatto dell’inquinamento sull’infertilità.
Prof.ssa Roberta Caruso