Giornata mondiale per l’eliminazione della povertà
Il Collegio Sant’Ignazio: scuola secondaria di primo grado. Nella ricorrenza della “Giornata mondiale di lotta contro la povertà” indetta dall’ONU nel dicembre 1992, le classi della scuola secondaria di primo grado del Collegio Sant’Ignazio di Messina, sono state coinvolte dai loro insegnanti in una serie di attività sul valore e il raggiungimento del Goal n. 1 che le Nazioni Unite si propongono di raggiungere entro il 2030. Gli studenti del terzo anno, attraverso la visione del documentario “Earth Day Italy”, seguito da un dibattito guidato con le insegnanti, hanno espresso con degli elaborati scritti, le loro riflessioni e proposte sul tema trattato. I giovani ignaziani hanno inoltre svolto delle ricerche sulle condizioni di vita dei migranti italiani di inizio ‘900; su coloro che si sono distinti all’estero e su quelli che invece hanno subito discriminazioni e abusi. L’attività si è conclusa con un dibattito sulla necessità degli uomini e delle donne di ogni tempo, di potersi spostare per migliorare le proprie condizioni di vita. La classe seconda ha “esplorato” la realtà del volontariato messinese, individuando le Organizzazioni e le Onlus attive sul territorio della nostra città e creando una mappa dei servizi dedicati al volontariato. Gli studenti del primo anno, hanno condotto una ricerca sulle maggiori organizzazioni governative e non che intervengono a sostegno delle popolazioni di tutto il mondo. Tutti i ragazzi della scuola secondaria di primo grado hanno inoltre conosciuto, attraverso una testimonianza diretta di un volontario, il Prof. Carmelo Monastra, al servizio per i poveri e più bisognosi svolto presso la Comunità di Sant’Egidio di Messina. Quello della “Giornata mondiale di lotta alla povertà” è un dei tanti appuntamenti immancabili per la scuola e per tutta la società civile. Come dice Papà Francesco:”Quanti poveri genera l’insensatezza della guerra! Dovunque si volga lo sguardo, si constata come la violenza colpisca le persone indifese e più deboli”.
Prof.ssa Nicoletta Ristagno