L’arte del cioccolato è anche…spiritualità

Nella giornata del 7 Marzo le classi delle medie e del liceo del nostro istituto hanno avuto la “dolce” possibilità di conoscere di persona

Janette Ahuja, pasticciera di origini Messicane, che grazie alla sua passione per il cioccolato ha voluto “farci da guida” spiegandoci dall’origine alla produzione stessa del loro “chocolate”(cioccolato).

Partendo dal primo popolo che decise di coltivare la cosiddetta “Semola de cacao”(fava di cacao) quello degli Olmecas, che oltre a coltivarlo lo usavano principalmente come “moneda de cambio”(moneta di scambio) e destinato solo per la “nobleza”(nobiltà), siamo passati alla parte della coltivazione stessa, parlando dei vari strumenti con la quale questa avviene e i vari usi che se ne fanno.

Ma conoscendo le varie caratteristiche del loro “chocolate” la parte più importante è proprio quella “spiritual”: il popolo stesso dedica la maggior parte del tempo alla venerazione delle fave di cacao.

Per loro rappresenta proprio tutto,

a partire dalla rappresentazione dell’essere umano alla rappresentazione della terra stessa il Tutto seguito dalla visione di un video illustrativo sulla produzione, che spiegava inoltre il processo di fermentazione, l’uso dei macchinari e le varie composizioni chimiche del cioccolato.

Però uno dei primi popoli a conoscere la cultura e coltura del cacao furono gli Aztechi e riuscirono a farlo giungere in tutto il mondo.

Dopo la parte teorica si è arrivati anche a quella pratica e gustativa!

Una volta preparato il bancone di lavoro “la nostra pasticcera” ha iniziato a lavorare il cioccolato spiegando i vari passaggi in lingua spagnola: una prima volta c’è stato l’assaggio del cioccolato prima della lavorazione in se e abbiamo potuto vedere e gustare i “dolci risultati” che sono stati distribuiti, gustati e molto apprezzati. A seguire ci sono stati altri assaggi con il loro “arroz suflado”(riso soffiato).

E con questo dono gradito a tutti abbiamo concluso il nostro incontro tra saluti e foto non dimenticandoci che il cioccolato è sempre la risposta, non importa quale sia la domanda.

Giulia Costa

Classe I liceo Classico